Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa, caratterizzata dalla difficoltà a ricordare gli eventi recenti. Le cause di questa malattia sono ancora sconosciute, ma un recente studio ha ipotizzato l’esistenza di una relazione tra il morbo e lo stato di salute delle gengive. Si tratta di un legame che a molti può sembrare strano, ma che, se provato, potrebbe aiutare i ricercatori a prevenire l’insorgenza della malattia.
Cos’è la gengivite
Prima di analizzare la relazione tra le due patologie, è opportuno capire cosa sia la gengivite. Si tratta di un’infiammazione che rende le gengive gonfie e arrossate, e che può causare sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti o mentre si passa il filo interdentale.
Le principali cause sono:
- Scarsa igiene orale: una pulizia quotidiana eseguita in modo approssimativo favorisce la proliferazione dei batteri;
- Fumo: questa abitudine non danneggia soltanto i polmoni, ma anche i denti e le gengive;
- Diabete: le condizioni cliniche delle persone affette da questa malattia favoriscono la nascita di infiammazioni nel cavo orale.
Nella vita di tutti i giorni la gengivite provoca dolore durante la masticazione, durante la pulizia dei denti e rende la bocca più sensibile agli alimenti troppo caldi o troppo freddi. In aggiunta a questo, secondo alcuni studi, potrebbe esserci una relazione con il morbo di Alzheimer. Per capire meglio questa ipotesi, è opportuno andare ad analizzare nello specifico tutti gli elementi che accomunano queste due patologie e indagare il tipo di correlazione esistente.
Che relazione c’è tra gengive e Alzheimer
Nonostante possa sembrare strano, sembra esistere un legame tra lo stato di salute delle gengive e il morbo di Alzheimer. Infatti, le due patologie condividono alcuni fattori di rischio (fumo, diabete e arteriosclerosi), e sono stati isolati circa 25 geni che subiscono mutazioni associate a entrambe le malattie.
Questo è quanto emerge da uno studio di Nicola West e Tanya Cerajewska pubblicato su Perio Insight, rivista della European Federation of Periodontology (EFP), che evidenza in particolare il ruolo di alcuni batteri.
Batteri comuni a gengive e Alzheimer
I batteri in questione appartengono al gruppo delle spirochete, e sono normalmente presenti all’interno del nostro cavo orale. Quello che hanno scoperto gli studiosi è che questi agenti microbici non solo si trovano anche nella zona cerebrale, ma che nel cervello dei malati di Alzheimer sono presenti in quantità quattro volte superiore rispetto ai soggetti sani.
Allo stesso modo, nelle bocche di chi ha contratto il morbo, sono presenti anticorpi specifici contro i batteri del cavo orale in misura doppia rispetto a chi non è affetto dalla malattia.
Inoltre, ulteriori studi condotti sugli animali hanno provato la possibilità di trasferimento dei batteri dalla bocca al cervello, spiegando così la presenza di quelli appartenenti al gruppo delle spirochete nella zona cerebrale. Lo spostamento avviene grazie alla circolazione sanguigna, ed è favorito da patologie come la parodontite: questa malattia della bocca – una gengivite in stato avanzato – crea una superficie gengivale ulcerata non visibile grande quanto il palmo di una mano, in cui i batteri sono liberi di proliferare e di spostarsi, arrivando fino al cervello.
Un’ulteriore prova del legame tra gengive e Alzheimer è data dal fatto che il quadro clinico di quest’ultima è molto simile a quello di chi è affetto da infezioni croniche al cavo orale.
Secondo West e Cerajewska, questi elementi possono far presupporre una correlazione tra salute delle gengive e Alzheimer; ma servono ulteriori ricerche per capire se gengivite e parodontite possano essere considerate a tutti gli effetti cause del morbo.
Possibili rimedi
Le cause dell’Alzheimer non sono ancora state identificate chiaramente, e fino a quando non verranno scoperte sarà molto difficile combattere questa malattia. Però, alla luce dei risultati di West e Cerajewska, è opportuno prestare molta attenzione alla cura della propria igiene orale per prevenire non solo gengivite e parodontite, ma anche – e soprattutto – la nascita del morbo.
Le regole per prendersi cura delle proprie gengive sono poche e semplici, ma vanno seguite con costanza:
- Spazzolare i denti dopo ogni pasto: in questo modo si evita la formazione di placca e tartaro, che a lungo andare potrebbero creare infiammazioni;
- Usare il collutorio e passare il filo interdentale: con questi prodotti è possibile rimuovere tutti i residui di cibo e disinfettare la bocca;
- Seguire un’alimentazione sana: non eccedere con i cibi zuccherati e mangiare regolarmente verdure croccanti;
- Evitare il fumo: non solo ingiallisce i denti, ma favorisce anche la proliferazione di batteri.
Oltre a questo, è fondamentale sottoporsi regolarmente al controllo di uno specialista per verificare lo stato di salute della nostra bocca; a maggior ragione ora che è chiara la possibile esistenza di un legame tra gengive e Alzheimer. Non mettere a rischio la tua salute e affidati alla professionalità di un dentista. Milano è la sede del nostro studio, a pochi passi da San Babila. Contattaci subito per fissare un appuntamento.