ascesso dentale
Aprile 10, 2019

Ascesso dentale: che cosa è e come riconoscerlo

L’ascesso dentale è costituito da una sacca di liquido infetto nella polpa dentale, provocato da contaminazioni batteriche. Si tratta di un fenomeno facilmente riconoscibile in quanto causa un dolore acuto e persistente, non solo nella zona del dente colpito, ma spesso si estende a tutta la guancia.

L’ascesso è una delle paure più diffuse per i pazienti in ambito di problemi odontoiatrici sia per il dolore paralizzante, sia per il carattere di imprevedibilità. A questo proposito, una precisazione è d’obbligo: una prevenzione costante che comprende sia una corretta igiene orale che l’eliminazione di abitudini dannose, può limitare le probabilità di incorrere in un ascesso. Inoltre è il caso di fare attenzione in casi di carie o in presenza un dente scheggiato, dato che i batteri tendono ad accumularsi nelle micro fratture.

Tuttavia, questi accorgimenti possono non essere sufficienti, in quanto, trattandosi di un’infezione al dente, può avere cause diverse e concomitanti, come debolezza delle difese immunitarie, diabete, reflusso, terapie a base cortisone.

Ascesso dentale: cos’è

L’ascesso dentale è un ristagno di pus formato da batteri, globuli bianchi, plasma. In realtà, l’ascesso, che può localizzarsi in diverse porzioni del tessuto di supporto del dente, è la risposta del sistema immunitario ad un meccanismo infiammatorio molto acuto.

In base alla posizione in cui l’infezione si localizza, è possibile distinguerne tre categorie:

  • Ascesso parodontale: questo ascesso colpisce il tessuto del parodonto che circonda il dente e gli permette di rimanere attaccato al tessuto osseo. Questa infezione può insorgere a seguito di presenza eccessiva di tartaro o tasche gengivali.
  • Ascesso periapicale: coinvolge l’apice della radice del dente fino a raggiungere, in maniera progressiva, i tessuti molli. Può interessare la mandibola, il pavimento della bocca, le guance. Questo ascesso può conseguire ad un granuloma, ossia ad un’infezione non curata che ha portato alla necrosi di una parte o di tutta la radice del dente.
  • Ascesso gengivale: l’ascesso gengivale si manifesta come un dolore pulsante delle gengive, che può essere accompagnato da febbre e fuoriuscita di liquido infetto.

Ascesso dentale, sintomi

Prima che l’ascesso dentale si sviluppi non è raro avvertire alcuni sintomi che sono il campanello d’allarme. In particolare, l’infezione si presenta solitamente come un dolore costante, una pulsazione dall’interno del dente che risulta dolorante soprattutto se viene toccato.

Questo dolore tende ad acuirsi in presenza di cibi particolarmente caldi o freddi, inoltre si potrebbe percepire un retrogusto amaro in bocca e alitosi conseguente a versamenti di pus. Esternamente l’ascesso potrebbe causare gonfiore delle gengive e delle guance fino all’interno viso. La sensazione è quella di percepire una pallina di piccole dimensioni che preme sulla gengiva.

Una volta che l’infezione si è sviluppata, può manifestarsi con sintomi diffusi come: febbre, nausea, vertigini, dissenteria, disfagia, senso di spossatezza.

Come curare l’acesso dentale

Spesso i pazienti, colti da dolori acuti pretendono un intervento chirurgico d’urgenza: questa opzione non è praticabile, in quanto per far sì che l’anestesia sortisca il suo effetto e che l’operazione vada a buon fine, è necessario prima di tutto curare l’infezione con antibiotici.

La terapia antibiotica – che può avvenire solo da prescrizione medica – può comprendere medicinali quali: Metronidazolo e l’Amoxicillina. A questa cura è possibile aggiungere antinfiammatori di base come: paracetamolo o acetaminofene.

Solo dopo la terapia farmacologica si può procedere con un’operazione di drenaggio: una piccola incisione permette la fuoriuscita del pus. Se il gonfiore non cessa, il medico odontoiatra può valutare l’estrazione del dente ma solo dopo aver effettuato una visita clinica specifica, compresa di radiografia.

Ascesso dentale, rimedi fai da te

In caso di ascesso è fondamentale adottare dei comportamenti virtuosi, che allevino l’infiammazione piuttosto che peggiorarla, oltre a contattare il tuo dentista di fiducia

  • Lavare i denti preferite l’acqua tiepida piuttosto che acqua corrente troppo fredda o calda: eccessivi sbalzi termici aggravano la sintomatologia dell’infezione.
  • Applicare una borsa del ghiaccio, avvolta in uno straccio, sulla guancia dolorante.
  • Eseguire degli impacchi con infuso di camomilla tiepido: grazie alle sue proprietà, potrete godere di un effetto antiinfiammatorio quasi immediato
  • Evitare assolutamente è l’applicazione di acido acetilsalicilico direttamente sul dente infetto, questo metodo può comportare la formazione di ulteriori afte e far degenerare i sintomi.
  • Eseguire risciacqui con il collutorio senza essersi lavati i denti in maniera energica.

Per quanto riguarda l’alimentazione, sì a yogurt e alimenti ricchi di probiotici ma attenzione a non consumarli direttamente dopo aver preso l’antibiotico: i latticini, infatti, potrebbero interferire con il principio attivo del farmaco.

In conclusione, se sospettate un ascesso, rivolgetevi direttamente al vostro medico odontoiatra: abusare di antidolorifici per dimenticare il dolore è un comportamento controproducente così come affidarsi a rimedi fai da te, l’infezione dentale per essere curata e non degenerare necessita di cure farmacologiche ed eventualmente chirurgiche.

Leave a comment